Intitolata
“La Casa degli Eroi”, l’opera
è stata inaugurata il 7 novembre 1992,
in ricordo dei caduti ripesi della prima e della
seconda guerra mondiale, progettata dall’arch.
David Piervincenzi e realizzata dal mastro Mario
D’Alessandro.
La scultura, come lo stesso architetto la descrive,
“è realizzata in un unico blocco
di pietra di Trani, è alta circa tre
metri, pesa ventidue quintali ed ha una sezione
orizzontale quadrata di circa cinquanta centimetri
per lato. Alla base del monumento c’è
un dado quadrato di un metro di lato per venticinque
centimetri di altezza, che poggia più
uniformemente la “stele” a terra.
Il linguaggio proprio dell’opera richiama
figurazioni metafisiche novecentiste di Giorgio
De Chirico, che interpretava l’architettura
e lo spirito naturale con estro ed originalità
contrapponendosi allo spirito più meccanicista
del Picasso cubista.”
L’area triangolare su cui poggia il monumento
era in precedenza occupata da una fontana a
cannelle realizzata dalla Cassa per il Mezzogiorno
nel 1957 e di cui è stata mantenuta solo
la vasca, riempita in terra inebriata. |
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“I pilastrini della
recinzione” – continua l’architetto
– “hanno lo stesso linguaggio del
monumento, una parte rustica e l’altra
lavorata e sono collegati da un’asta in
metallo posta alla stessa altezza dal dado del
monumento. Una piccola sistemazione a verde
ha arricchito ed ingentilito il tutto, conferendo
armonia e colore all’intervento di riqualificazione.” |
E’ una
piccola ma graziosa opera fortemente voluta
dai ripesi per ricordare i compaesani morti
nei combattimenti, i cui nomi resteranno ora
per sempre scolpiti nella pietra, e che con
il loro sacrificio hanno obbedito fino in fondo
alle leggi di guerra e dai quali dobbiamo imparare
per costruire e mantenere la pace. |